Terza tecnica per essere positivi

 

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Controllare il respiro.

La terza tecnica che vi consiglio per raggiungere la positività è riuscire a controllare il respiro. Si dice che coloro che hanno la capacità di controllarlo abbiano la capacità di gestire gli eventi della propria vita in maniera egregia. Quando vi arrabbiate o quando siete emozionati, preoccupati, agitati, nervosi, il respiro diventa corto, veloce e la mente si “chiude”. Tutto diventa faticoso, pesante e irraggiungibile. Se , invece vi concentrate sul vostro respiro, sull’aria che entra nel vostro corpo, dalle narici fino al ventre e ve ne fuoriesce percorrendo a ritroso lo stesso percorso, se visualizzate l’aria come fosse un’onda che vi rilassa e vi porta gioia dentro di voi, riuscirete piano piano a diventare coscienti del vostro respiro e a gestire le emozioni arrivando alla positività. Scopri la quarta tecnica nel prossimo articolo. Nel prossimo articolo la penultima tecnica…

Tu? Riesci a controllare il respiro?

Autore: yourborderline

lavorare fa male alla salute

25 pensieri riguardo “Terza tecnica per essere positivi”

  1. io uso questa tecnica mentre gioco le partite di torneo…e nn farmi prendere dalle varie emozioni…
    oltre ad aumentare la concentrazione ovviamente favorisce la lucidità che viene a mancare sotto sforzo…😊

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  2. Una chimera per me che sono, nonostante adesso io stia bene, una persona ansiosa di natura e questa natura mi sa che me la porterò sempre fino alla tomba. Ne ho sentito parlare tante volte, alcune volte ci ho provato con esiti disastrosi, alla fine ci ho rinunciato: il mio respiro va e viene come deve venire…amen….se sono più teso, sempre più raramente, ho il respiro più agitato, se sono più rilassato e contento, il tutto si fa più lieve. Ti dirò, Stefania, che alla fin fine vivo bene anche così, non mi faccio nessun problema, non cerco di applicare nessuna tecnica se non il cercare di essere VIVO e di vivere tutte le mie emozioni al 100%. Cosa che poi riverso nel mio scrivere, nelle mie poesie, come il lettore ben attento può rendersi conto. Che dire? Siamo fatti diversamente, abbiamo alle spalle dei vissuti diversissimi, e quindi dai, cerchiamo di stare a galla nel migliore modo possibile, ognuno come ci riesce :)…..Ciao, post interessante come sempre (i tuoi), e buona serata! Carlo

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    1. Ciao Carlo..ritrovato il tuo commento…meno male…la penso come te, el senso che tutte le tecniche e nessuna tecnica serve , se no quello che ognuno trova per stare bene e vivere nella maniera piu’ bella…quindi…ti stimo sempre di piu’…un bacio..

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  3. Per cambiare non basta aspettare che le difficoltà siano spazzate via dal tempo. Servono desideri fedeli, quotidiani, confermati e attuati in scelte concrete, costanti, coerenti.
    La vita di ogni giorno, che spesso sentiamo fredda, arida, svuotante, sterile, insignificante, diversa dai nostri veri desideri, può diventare sul serio il luogo privilegiato dove s’impara a star bene con se stessi, con gli altri, con il mondo che ci ospita, dove si può arrivare davvero ad assaporare in pienezza quel profumo capace di rendere più umano lo stesso esistere e di far assaporare quella dimensione interiore che, unica, appaga ogni intimo desiderio.

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