Palazzo della confraternita dei laici (ar)

Nella splendida cornice di Piazza Grande ad Arezzo, tra la Pieve di Santa Maria e le cinquecentesche Logge Vasari, salendo un’ imponente scalinata, si erge il Palazzo della confraternita dei laici, imponente edificio gotico importante per l’estetica e la storicità del suo ruolo. Nato nel 1262 con fini assistenziali per aiutare gli infermi e i poveri (che ad oggi continua a svolgere), grazie a lasciti di privati, la sua funzione diventa fondamentale anche per intraprendere grandi imprese architettoniche nella città come il pagamento della costruzione delle Logge. Caratteristica è la torre dell’orologio, simbolo di Arezzo, progettato da Giorgio Vasari e costruito da Felice da Fossato. Oggi questo palazzo, oltre ad essere sede della Confraternita, è anche museo, rifondato e aperto al pubblico nel 2010, con collezioni donate da lasciti privati e non solo (dal XIV secolo al XIX secolo) tra cui dipinti, sculture, stampe, arredi e con un Archivio storico , fonte principale per la storia aretina. Dalla cima dell’orologio, dopo aver percorso sale storiche perfettamente conservate , ci si può tuffare in una vista a 360° sulla città che sembra ancora rimasta all’antichità.

Stefania Spaziani


Pubblicità

Giostra del Saracino

In un’atmosfera fiabesca, tuffati in un mondo medievale, i quartieri delle quattro porte aretine (Sant’Andrea con i colori bianco e verde, Crucifera con i colori rosso e verde, del Foro contraddistinta dai colori giallo e cremisi , Santo Spirito con i colori giallo e azzurro) gareggiano in due edizione (giugno e settembre) in un’antica competizione equestre in abiti del XIV secolo, la Giostra del Saracino. La sfida consiste nel colpire un bersaglio posto sullo scudo del Buratto (un automa girevole che rappresenta il “re delle Indie”) con una lancia, al termine di una veloce carriera a cavallo senza farsi colpire dal mazzafrusto, il tutto nella magnifica Piazza Grande. La prima edizione si svolse nel 1931, festa del patrono san Donato, dopo il ritrovamento casuale da parte del giornalista Bennati presso la biblioteca civica, dei capitoli della Giostra corsa nel 1677 per allenare i cavalieri aretini nel combattere i predoni che dalle coste si avventuravano fino nell’entroterra. Ai giorni nostri la Giostra è preceduta dall’esibizione degli Sbandieratori accompagnati dalla musica del Gruppo Musici e dal Corteo di oltre trecento figuranti in costume d’epoca, rappresentanti l’Araldo, i Magistrati, la Giuria, paggetti, dame, armigeri, balestrieri , giostratori..Tutto inizia intonando l’inno della Giostra del Saracino, seguito dalla lettura della Disfida di Buratto . E’ un manifestazione molto coinvolgente interrotta solo quest’anno per cause di forza maggiore. L’hai mai vista?

Stefania Spaziani

Museo nazionale di arte medievale e moderna (Ar)

Nella zona di San Lorentino, quartiere di Porta del Foro, nello storico palazzo Bruni Ciocchi, uno dei più bei palazzi rinascimentali di Arezzo, ha sede il Museo nazionale di arte medievale e moderna. L’edificio fu costruito  alla metà del Quattrocento per volere di Donato Bruni, figlio del celebre umanista Leonardo, cancelliere della Repubblica fiorentina, su precedenti insediamenti trecenteschi della famiglia ghibellina degli Accolti. In seguito divenne sede cittadina del cardinale Giovan Maria Dal Monte, poi papa Giulio III. A partire dal Seicento fu ristrutturato con lo scalone monumentale, la galleria e il grande salone. Nell’Ottocento fu adibito ai Monopoli di Stato e vi furono collocati gli uffici della dogana, per questo è  conosciuto anche come “Palazzo della Dogana”. Oggi è proprietà statale e si sviluppa su tre piani intorno a un grande cortile porticato su tre lati con eleganti colonne di  pietra serena, mentre sul retro del palazzo, posto a livello del primo piano, si trova  un giardino pensile di ispirazione rinascimentale.
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, nato nel 1958, può essere considerato tra i più interessanti della Toscana per ricchezza e varietà di opere che, rispecchiando l’unione di più  raccolte e collezioni d’arte di diversa formazione e provenienza, testimoniano al massimo grado la storia culturale e lo sviluppo artistico di Arezzo. Nelle sale del primo piano possiamo ammirare infatti uno spaccato d’arte del territorio aretino (dal XIII al XV secolo), sia in tavole sia in affreschi staccati,sia in maioliche collezione di vasi e piatti.
Il secondo piano del museo ci offre un viaggio tra un’arte che spazia tra il XVI e XIX secolo, con opere di Luca Signorelli e Giorgio Vasari per finire con una grande tela ottocentesca di Tommaso Sebastiani. Un museo davvero interessante in un contesto architettonico mozzafiato e per di più con ingresso gratuito..cosa aspetti a venire a visitarlo?

Stefania Spaziani

Fortezza medicea (Ar)

fortezza medicea

La Fortezza Medicea si erge sul colle di San Donato ad Arezzo. Risale al XVI secolo Si tratta di un famoso ed importante monumento architettonico che durante il XVI secolo costituiva una possente base militare difensiva all’ interno della cinta muraria. Originariamente era a forma di trapezio, oggi, dopo i restauri finiti a giugno 2016, si presenta a forma pentagonale con camminamenti e ringhiere che girano tutto intorno alle mura. E’ un punto panoramico spettacolare che si affaccia sulla città , sulla valle dell’Arno, sul massiccio del Pratomagno e sull’alpe di Catenaia. E’ tornata ad essere uno dei vanti cittadini, punto di incontro grazie al parco circostante e meta di appassionati di arte, storia e cultura. Antico e nuovo si abbracciano facendo sentire i visitatori a proprio agio in un clima storico sempre attuale.

Stefania Spaziani

Il Prato (Ar)

Dominante la città di Arezzo, sul colle di San Donato, tra il Duomo e la fortezza medicea , si trova “Il Prato”, un grande parco verde dove oltre a passeggiate in mezzo ad alberi secolari, giochi, relax, è possibile vedere un panorama mozzafiato sulla campagna . In questo luogo spazioso ed accogliente si creano eventi quali concerti estivi, manifestazioni sportive, il villaggio di Natale con ruota panoramica e pista del ghiaccio e Fiera antiquaria ogni prima domenica del mese. In posizione pressoché centrale del Prato si trova il monumento dedicato al grande poeta aretino Francesco Petrarca, mentre alle sue spalle si erge la fortezza sede di Musei temporanei molto suggestivi….Cosa aspetti a venire a visitarlo?

Stefania Spaziani


Carnevale dei figli di Bocco

Carnevale antichissimo , già attestato nel XII secolo dC, la prima edizione “moderna ” risale al 2 febbraio 1997 , si svolge nel borgo medievale di Castiglion Fibocchi, alle porte di Arezzo. Le sarte del Paese creano personalmente ogni anno maschere nuove seguendo lo stile veneziano: abiti magnifici abbinati a maschere preziose e colorate , indossati da più di 120 persone che, immobili e senza proferire parola, vengono sistemate in ogni angolo del borgo con un sottofondo musicale che fa tuffare in un’antica alchimia chi viene a vederle e a fotografarle. Il connubio tra la dimensione conviviale (rito finale della “pastasciutta” offerta a tutti i visitatori) e la magia barocca che queste maschere riflettono, coinvolgono chiunque venga a vederle al di là dell’età, della provenienza, sorvolando confini e barriere. Incantesimo senza tempo, queste creature immaginarie donano, per un momento, l’illusione di vivere in un’altra epoca senza tempo nè spazio dove solo il suono della musica e gli inchini fanno da padroni.

Per la cronaca..la prima foto sono io con mia figlia…il vestito si intitola Pan di Zucchero…

Stefania Spaziani

Vasari

Giorgio Vasari, pittore (Giudizio Universale della Cupola del Brunelleschi a Firenze, salone dei Cinquecento, Ultima Cena…), architetto (realizza il palazzo della Carovana a Pisa e il complesso fiorentino degli Uffizi) e storico dell’arte italiano (“Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori” pietra miliare della storiografia artistica dal Trecento al Cinquecento) , nasce ad Arezzo il 30/07/1511 e muore a Firenze il 27/06/1574. Insignito Cavaliere dello Speron d’oro nel 1571, egli è un artista manierista multitasking . E’ stato definito artista “imprenditore” grazie alla sua capacità di crearsi conoscenze e contatti con potenti famiglie italiane che gli commissionano molti lavori importanti, uno tra i quali Cosimo I De’ Medici che gli dà l’incarico di creare il corridoio Vasariano. Questo percorso sopraelevato, realizzato in soli 5 mesi, collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti passando per gli Uffizi e sopra al Ponte Vecchio. Tutto ciò per dare la possibilità ai granduchi di muoversi senza pericoli dalla loro residenza al palazzo del governo. Le sue opere le troviamo non solo ad Arezzo, Firenze , Pisa ma in tutta Italia.

E fin qui basti aver parlato di me, condotto con tante fatiche nella età d’anni cinquantacinque, e per vivere quanto piacerà a Dio con suo onore et in servizio sempre delli amici e quanto le mie forze potranno in uno commodo et augumento di queste nobilissime arti.

Stefania Spaziani

Non ho parole

foto di Gaia 06/02/2020

Arezzo, 8.09 del mattino, mia figlia manda la foto che vedi scrivendo: è andata a fuoco una corriera….”Stai bene? Qualcuno si è fatto male?” “Tutto bene , ho solo i capelli che puzzano di fumo” …La mia domanda: come ci stiamo riducendo? Per risparmiare, non ci sono più controlli sui pullman di linea urbana ed extra-urbana o, meglio, sono fatti in maniera così approssimativa che ogni volta che se ne utilizza uno si spera di arrivare incolumi alla fermata dovuta… Che senso ha?