
Isernia, patria di Papa Celestino V che qui fondò la confraternita “La Fraterna” nel 1289 in lotta con le altre che ben rappresentavano le varie classi sociali . Città famosa per la lavorazione del merletto a tombolo, finissima lavorazione risalente a tempi antichi (XIV secolo) che, oltre alla fattura tipica, si contraddistingue per l’uso di un filo colore avorio che rende i lavori luminosi ed eleganti. Un’altra curiosità è lo stemma formato da uno scudo oblungo sannitico su cui si stagliano le iniziali della città con un serpente attorcigliato (prudenza, pace, riflessione). I colori giallo oro, azzurro si alternano al grigio dell’elmo e ben simboleggiano il potere, la prosperità , la regalità di Isernia, prima capitale italiana, medaglia d’oro al valore civile per le stragi e distruzioni avvenute durante la guerra.
Stefania Spaziani