
D’Annunzio, autore decadentista, avvolto da leggende e da aneddoti da lui stesso mai smentiti, auto celebrava la sua superiorità intellettiva, anticonvenzionale, contro le ipocrisie, per la libertà mentale atta a trovare nuove strade di vita e di conoscenza. Amava il piacere e lo ricercava anche nel buon cibo. Coniò nuove parole entrate a far parte del nostro lessico come scudetto, tramezzino, vigili del fuoco e tante altre. Arguto, astuto e ironico, per farsi pubblicità per la pubblicazione del suo primo componimento inventò la sua morte a seguito di una caduta da cavallo. Geniale.
Stefania Spaziani
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