
Dopo un mese di “quarantena” ecco cosa ha scritto Sofia:
“Senso di malessere misto
a malinconia persistente
impregna le pareti chiare.
L’aria viziata e nebbiosa
sospende il tempo
in un ticchettio lontano che si perde
in un eco di ricordi.
Galleggia, mentre
gli occhi si perdono
e le ciglia scure
accarezzano gli zigomi.
Sospesa, leggera,
si libra libera nella frescura
della sera incalzante.
Sorvola i tetti bruni
accarezzando il vento
e la mente, infine,
si ferma a godere del presente.
E lacrime calde
scorrono sul sorriso stanco,
amare e dolci,
ebbre della luce del sole e del vento
e della luna che fa capolino
e degli anni che passano,
delle stelle,
della terra e della vita che la circonda
e che penetra sotto la pelle,
fino al cuore.”
Sofia Mazzella
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