Tanka

Deserto, Marocco, Dune, Sabbia, Paesaggio

A piacere vostro componete un tanka* autunnale un limerick oppure un acrostico semplice mesostico sillabato come volete

*Il tanka (letteralmente, in giapponese, “poesia breve”), anche chiamato waka, è un componimento poetico d’origine giapponese di 31 morae. È formato da 5 versi di 5 e 7 morae così disposti: 5, 7, 5, 7, 7.
È diviso in due parti: i primi tre versi formano il kami no ku, strofa superiore), gli ultimi due lo shimo no ku, strofa inferiore); le due parti devono produrre un effetto contrastante.

Sole cocente

deserto desolato

polvere brulla.

Oasi dissetante

fioritura feconda.

Stefania Spaziani

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Un po’ di relax

Un uomo si è perso nel deserto e vaga con una sete mai provata prima. Incontra un beduino a cui chiede dell’acqua, ma questi gli dice:
“Non ho acqua, ma vendo delle bellissime cravatte di tutti i colori.”
L’uomo, meravigliato, riprende il suo cammino. Poco dopo incontra un secondo beduino a cui chiede nuovamente dell’acqua, ma anche questo risponde:
“No, acqua non ne ho ma posso venderti cravatte di tutti i tipi.”
L’uomo a questo punto e allo stremo delle forze e non comprende questo strano commercio nel deserto.
Dopo aver camminato ancora, finalmente arriva in vista di un’oasi, ma l’ingresso è sbarrato da due guardie che appena lo vedono gli dicono:
“Desolato signore, ma sul territorio dell’oasi è obbligatorio indossare la cravatta!”