
“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo” (Albert Einstein)
“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo” (Albert Einstein)
Quando ti trovi d’accordo con la maggioranza, è il momento di fermarti e riflettere.
(Mark Twain)
I nostri pensieri danno forma a ciò che noi supponiamo sia la realtà.
Il vero maestro è “il primo”, colui che è designato a trasmettere il sapere grazie alle sue conoscenze e alle sue esperienze. E’ colui che, grazie alle sue capacità e alla sua sensibilità, riesce a stimolare gli allievi capendo di ognuno il punto dove fare leva, interessandoli, spingendoli, spronandoli, con tenacia , vigore , comprensione ma fermezza e rigore. E’l’esempio da seguire che insegna però ad essere autonomi, a camminare con le proprie gambe, a pensare e ad agire attivamente. E’ colui che ti rende padrone di te e che ti fa venir fuori i tuoi talenti coltivandoli insieme….Cosa ne pensi?
Per me è difficile accontentarmi, in quanto il mio io mi porta spesso a vedere ciò che non ho, ciò che mi manca, ciò che non mi basta e questo mi turba e mi fà sentire incompleta, insoddisfatta, sempre alla ricerca di qualcosa. Mi esercito quasi giornalmente, ripetendomi: “guarda quello che hai, quello che ti è successo di bello oggi” e faccio l’elenco delle cose positive successe al momento. Mi serve, mi tranquillizza il cuore e mi apre la mente facendomi vedere davvero quello che ho, quello che mi serve davvero, ciò che mi basta per rendermi serena!! Talvolta però ricado nel cosiddetto “mal de vivre”..mi capisci?
“Non sono tanto le ispirazioni fuggevoli o le idee brillanti a dominare la vita, quanto le abitudini mentali di ogni giorno.” (Paramahansa Yogananda)
Il fatto di avere abitudini quotidiane malsane, pensieri fissi, modi di fare sbagliati porta ad essere negativi verso la vita. Per dare una svolta vera ed essere davvero i protagonisti di sé, occorre cambiare assetto mentale modificando le proprie quotidianità con abitudini sane, costruttive. Il primo passo è capire cosa si sbaglia…
Talvolta bisogna cambiare prospettiva sulla cosa che si vede..ci sono vari punti di vista e bloccarsi su una sola visione è limitativo e non porta a nulla se non a rabbia e delusione. Quando si ha un’aspettativa , quando si punta su di una cosa o si investe tempo e denaro su quello che ti sembra il futuro ma le cose non vanno come pensavi..forse è il momento di cambiare, di adattarsi come l’acqua. Ecco che quando molli, quando lasci andare, le cose cambiano ed è allora che ottieni ciò che non speravi più di raggiungere. Credimi..cambia prospettiva. Lascia andare. Tutto andrà come desideravi.
Struttura caratteriale 1,2 o 5…io penso che gli articoli che ho postato nelle precedenti settimane fossero descrizioni eccessive , quasi patologiche di caratteristiche eccessive umane. Credo invece che in ognuno di noi ci siano più qualità, peculiarità che si possono attingere da ciò che vi ho descritto….come tutte le cose , occorre prenderle con le pinze ma mai sottovalutarle.
I NO fanno crescere, ma educare è una fatica..ed è molto difficile riuscire a dirli, sarebbe apparentemente più facile dire di si…ma , in questo modo, si rischia di non riuscire ad insegnare e a trasmettere ai propri figli o ai propri allievi a sentire , a provare emozioni per sognare, per riconoscere il ruolo del genitore e dell’educatore. . Tutto questo è possibile raggiungerlo senza bruciare le tappe , senza avere tutto alla portata di mano, senza ottenere le cose in maniera facile, senza lottare : i troppi sì possono rendere tutto grigio, piatto, senza stimoli..quindi è bello e costruttivo dire no , scegliendo quelli giusti per dare la possibilità alla nuova generazione di crescere sapendo affrontare la vita in maniera positiva .
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