
A Chiusdino, vicino a Siena, si trova un luogo magico perso nel tempo e nello spazio: l’Abbazia di San Galgano e la spada nella roccia. Cavaliere medievale che, disgustato dalle nefandezze della guerra e dalla sua stessa vita fatta di violenza, divertimento e piaceri , decise di diventare eremita, dopo due apparizioni dell’Arcangelo Michele. Arrivato a Montesiepi, la spada di Galgano cadde e, miracolosamente, si conficcò nella roccia, il suo mantello si trasformò in saio, ebbe inizio così la sua nuova vita di pentimento che lo portò alla santità. Questa leggenda è ricca di simbolismi che si respirano ancor oggi entrando nella chiesetta rotonda che custodisce la spada: essa sembra un luogo pagano immerso in un bosco folto e umido con richiami etruschi, celtici e templari. Poco lontana da questo luogo incantato, si trova la maestosa abbazia di San Galgano, costruita per il grande seguito del santo. E’ un edificio imponente , potente che però, dopo aver passato un periodo di grande splendore, decadde, diventando una cava di materiali edili, depredata e lasciata all’incuria degli uomini che vendettero addirittura le lastre di piombo che ricoprivano il tetto, facendolo crollare. Ora la mancanza della copertura, esalta la sua eleganza, la sua magnificenza spinta verso l’alto, direttamente in cielo, inno alla spiritualità e all’ascesa.
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Stefania Spaziani
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